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ROCCASALLI DI ACCUMOLI

CHIESA DI SAN GIOVENALE

Cronaca Parrocchiale

(Estratto della cronaca iniziata dal Parroco Umberto Nanni, che prese possesso della Parrocchia il 1 Novembre 1939, proseguita da don Gesualdo Saienni dall'8 novembre del 1947 al 10 dicembre 1956, quindi ripresa da don Umberto Nanni )

Inizio cronaca a cura di Don Umberto Nanni

Notizie storiche; Cenni topografici; Attitudini locali; Usanze; Notizie riguardanti la Chiesa parrocchiale; Anno 1945;

Un fatto impressionante; 1945: ritorno dei reduci; Anno 1946; Epilogo della causa Palmieri; Un dono;

 

Cronaca Don Gesualdo Saienni

Agosto 1948; Novembre 1950; Anno Santo 1950-51; Giornata Missionaria 1951; Giornata pro Seminario; Aprile 1952;

30 Settembre 1952; 1952-53; 3 Maggio 1953; Giornata Missionaria; Pasqua 1954; 22 Novembre 1954;

 

Cronaca Don Umberto Nanni

10 Dicembre 1956; 10 Aprile 1958; 30 Aprile 1959; I a Visita Pastorale (23.7.1959); Anno 1960 - il rimboschimento;

Anno 1961 - sistemazione strada; Anno 1962; Nuova scuola – Anno 1963; 4-10 Giugno 1963; Inverno 1963-64; 9 Giugno 1964; Settembre 1967; Agosto 1968;

 

(Paragrafi a cura di Don Umberto Nanni)

Notizie storiche

 

Roccasalli = Arcs Salium: Rocca dei Salli, antichissima famiglia medioevale, che costruì sopra un poggio, vicinissimo al paese, (volgarmente denominato: “Rotolone”) un castello:

Questo fatto ci riporta all'epoca delle Signorie, allorchè, nei loro contadi, i Signori dominavano i propri dipendenti (Vasalli).Forse a quell'età si deve far risalire l'origine del paese, che, da principio, dovette essere molto più grande dell'attuale.

Da opuscoli storici locali si apprende che gli abitanti bellicosi del paese spesso si trovavano in lotta con le popolazioni di Accumoli e di Pescia e queste ne avevano la peggio.

In seguito il paese, per contingenze storiche e naturali, subì delle metamorfosi. Forse molti vassalli emigrarono; altri si tramutarono in proprietari e rimasero nel luogo.

Segno rivelatore di questa affermazione, è il fatto che molte famiglie locali (es. Trovarelli, Natalucci, Cervelli, ecc.) risalgono a quei tempi, come da iscrizioni murali.

 

Cenni topografici

 

Il paese è diviso in due da un piccolo torrente.

Una parte, separata dall'agglomerato maggiore, conta poche case delle quali soltanto una è abitata.

Un ponte, costruito da pochi anni, unisce le due parti.

Il paese giace alle falde del monte denominato: “Pozzoni” (alto m. 1904) eminentemente brullo e calcareo. L'altimetria è di m.1086 e naturalmente parlando le precipitazioni atmosferiche invernali sono caratterizzate da frequenti e abbondanti nevicate che segregano il paese, per un certo tempo, dal mondo civile. Le comunicazioni perciò sono molto difficili.

Dal 1938 il paese è congiunto alla Salaria da una strada rotabile: a Torrita km.8, ad Accumoli km. 15. La distanza dal Comune per strada mulattiera è di km. 9. Una mulattiera, che attraversa la montagna, unisce il paese all'Umbria. Data la posizione topografica dell'abitato, il panorama è ristretto, tuttavia si scorgono bene: la catena del Gran Sasso, il Gorzano e Pizzo di Sevo. Il terreno circostante il paese è prevalentemente boschivo e in parte coltivato a cereali e legumi.

 

Attitudini locali

 

La popolazione poco prolifica si dedica per lo più alla lavorazione del carbone e del legname più che alla coltivazione dei campo. L'allevamento del bestiame rappresenta una ricchezza per questi luoghi forniti di estesi pascoli, perciò gli abitanti si dedicano con profitto all'allevamento di esso, specie ovino. L'inverno precoce e lungo però costituisce una interrogativa per il mantenimento; di conseguenza i proprietari non lo moltiplicano troppo.

I paesani in prevalenza non si consumano granché nel lavoro, perché l'inverno lungo li costringe a rimanere in casa per parecchi mesi. L'altitudine del luogo rende impossibile la coltivazione di vigne, però i locali abusano delle bevande alcooliche, benchè si vendano a prezzi proibitivi. Il carattere degli attuali abitanti è piuttosto calmo e scevro da liti se non provocate. Molti, per ragioni d'interesse, si recano a Roma, perché il terreno sterile rende la vita difficile.

Durante l'estate ritornano volentieri al paesino montano per respirarvi l'aria fina e salubre.

 

Usanze

 

Ogni anno si celebra la festa del patrono S. Giovenale preceduta da un triduo. In quel giorno si usa esporre le reliquie dei Santi. Negli anni antecedenti non si dava alla festa quella solennità dovuta.

Il nuovo Parroco invece volle darle un carattere di maggiore splendore liturgico invitando più sacerdoti e facendovi coincidere il giorno della: Prima Comunione.

Per l'occasione non vi è usanza di processione.

Il popolo concorre in parte coll'obolo alla spesa per la festicciola; al resto pensa il Parroco.

Un'altra festa importante è quella dedicata alla Madonna del Rosario che si celebra anticipata la prima domenica di settembre per privilegio pontificio, dato che la maggior parte dei villeggianti ritorna presto a Roma. La festa è preceduta da una novena alla quale, per antica consuetudine, provvede la famiglia Natalucci; al resto pensa il popolo coi denari ricavati dall'affitto dei beni in comune della montagna. In quel giorno si svolge, per le vie del paese, la processione con la reliquia della Madonna. Con la presenza del Parroco titolare è subentrata l'usanza del mese dei morti. Il popolo dà un'offerta per le funzioni che ogni sera di svolgono in suffragio dei defunti.

Fin dall'antichità usa far precedere la festa del Natale da una novena, alla quale provvede il popolo. Il 17 gennaio il Parroco si reca nelle stalle a benedire le bestie. In compenso si offrono delle uova. Il 2 febbraio (festa della Candelora) si benedicono le candele in Chiesa, che vengono distribuite presso le varie famiglie; queste danno in compenso delle uova.

Il mese di maggio dedicato alla Madonna è onorato dalla popolazione, che frequenta di più la Chiesa.

Alla fine del mese i proprietari delle pecore offrono del formaggio.

 

Notizie riguardanti la Chiesa parrocchiale

 

L'attuale Chiesa parrocchiale sembra un rifacimento dell'antica esistente nello stesso posto. Però, sin dall'antichità, si officiava un'altra Chiesa dedicata a S. Nicola che oggi non esiste ma è rimasto il nome ad una località del paese. Un quadro di questo santo si venera nella Chiesa parrocchiale.

In questa si notano tre altari. L'altare maggiore dedicato a S. Giovenale, uno laterale alla Madonna ed un terzo a S. Nicola. Per disposizione del Vescovo, nell'altare della Madonna, è stata sostituita alla statua della Vergine quella del S. Cuore. Le sedie della Chiesa sono padronali, i banchi in comune. La spesa della luce e della cera è a carico del Parroco; gli affittuari della montagna danno un'offerta per questo scopo.

I parati liturgici sono a sufficienza ed in discreto stato. Le quattro campane non sono molto antiche.

I paramenti liturgici si conservano, in parte, in un armadio di proprietà della parrocchia che si trova nella casa parrocchiale.

Con la presenza del Parroco titolare la pulizia della Chiesa viene affidata mensilmente alle famiglie del paese. La generosità di alcune famiglie provvede al lavaggio della biancheria della Chiesa.

 

Anno 1945

 

Il tre settembre 1945 il signor Giosuè Cervelli offrì alla Chiesa una sirena che, posta sul campanile, viene suonata al mezzogiorno e nelle riunioni.

Sempre nello stesso anno, una pia offerente, Giuliana Cervelli, donò alla Chiesa un velo omerale in sostituzione dell'antico ormai rovinato.

In questo anno furono fatti, per opera del Parroco, vari restauri alla casa parrocchiale; fu rafforzato e ristabilito il muro esterno dalle fondamenta, fu rimesso a nuovo il tetto e ripulita internamente la casa.

 

Un fatto impressionante...

 

...ha lasciato un'orma indelebile nella mente dei paesani..

Una giovane, Elisabetta Monti di Ettore, nata e residente a Colleposta, fu assalita a tradimento per motivi di gelosia da un individuo, tale Luigi Palmieri, armato di una mannaia presa nell'abitazione della giovane. Il colpo, per un caso veramente eccezionale e fortunato, non riuscì in pieno poiché il coltello che doveva abbattersi, secondo i piani del colpevole, sul capo della ragazza, colpì invece le mani che quella aveva alzate in atto naturale di difesa. L'intervento improvviso di un giovane accorso, troncò un secondo e forse micidiale tentativo del Palmieri il quale, vedendosi scoperto, fuggì dopo una colluttazione con il sopraggiunto. Giorni dopo, spinto forse dal rimorso o dalla folle passione, il disgraziato tentava di suicidarsi con veleno, ma venne appena in tempo salvato da un fratello.

Tuttora il Palmieri è fuggitivo perché ricercato dall'autorità giudiziaria e sono ancora in corso le pratiche per una causa.

 

Un fatto saliente dell'anno 1945: il ritorno dei reduci.

 

Anche questi piccoli e sperduti paesi hanno immolato sull'Altare della Patria ben tre dei loro cari figli; tali “Antonucci fu Angelo, D'Annunzio fu Annunzio e Monti fu Augusto”.

Altri sono tornati quest'anno, scampati alla morte, tra le braccia dei parenti e dei paesani tutti.

L'accoglienza è stata veramente commovente; soltanto il ricordo di quelli che non sono più ed il pensiero di quelli ancora assenti, ha proiettato un'ombra di dolore e di rimpianto sui volti commossi dei festanti.

L'augurio di tutti è che presto in ogni viso torni a risplendere la gioia e la serenità famigliare.

La festa della Vergine in Settembre è stata quest'anno, possiamo dire, eccezionale.

Infatti oltre ai soliti festeggiamenti è stato organizzato un teatrino ed una pesca di beneficenza.

I denari raccolti sono adibiti insieme ad altre offerte per l'acquisto di un Armonium per la Chiesa.

 

Anno 1946

 

L'inverno è trascorso con rarissime e scarse precipitazioni atmosferiche, la neve è comparsa solo in dicembre 1945 e pochissima in gennaio.

La popolazione, approfittando del tempo veramente eccezionale e del terreno non coperto dal bianco cumulo si è prodigata nei lavori; data la richiesta di tronchetti di faggio per manufatti d'imballaggio. La strada rotabile, che allaccia questi paesi alla Salaria, benchè in pessimo stato, è rimasta sempre aperta ai mezzi di trasporto, anche nei mesi più rigidi, la calma e la solitudine cenobitica invernale era rotta solo dal monotono rumore di qualche automezzo. Fisicamente la popolazione è rimasta nell'inverno esente da malanni gravi. A primavera (Marzo Aprile), un'influenza, qualificata come una forma di spagnola, ha infestato l'intera parrocchia.

Sintomi: inappetenza, raffreddore, temperatura bassa, debolezza generale di organismo.

Grazie a Dio, i casi, benché frequenti sono stati leggeri e nessuna vittima si è dovuta deplorare!

 

Epilogo della causa penale (Palmieri Luigi)

 

Costui è comparso davanti al Tribunale di Rieti; la parte lesa, non essendosi costituita parte civile ha fatto avere un esito favorevole all'imputato che è andato direttamente assolto. Si è poi risaputo che ha avuto tre anni di condizionale.

 

Un dono

 

Il Signor Silvano Cervelli donò alla Chiesa una balaustra in legno di castagno in “ringraziamento al Signore del felice ritorno di un figlio reduce dalla prigionia”. Spesa del lavoro £ 10.000.

(Paragrafi a cura di Don Gesualdo Saienni)

Seguito della cronaca parrocchiale fatta dal nuovo parroco D. Gesualdo Saienni, che prese possesso il giorno 8 novembre 1947.

 

Invernata 1947-1948 eccezionalmente buona. Scarsa neve, che ha raggiunto con poca durata al massimo i venti centimetri. Dopo la metà del mese di dicembre, freddo intensissimo per qualche settimana in seguito alla nevicata e con forti gelate stagnando l'acqua anche dentro le case.

Egualmente rigido anche quasi tutto il mese di febbraio. La popolazione si è potuta dare al lavoro nei boschi per il legname ricercatissimo.

 

3 Agosto 1948

 

Da qualche giorno violenti temporali con forti tuoni e lampi. Nel pomeriggio del 3 agosto uno di questi temporali ha provocato grandi scariche elettriche. Un fulmine è caduto sul campanile fondendo tutto l'apparecchio della sirena che ivi si trovava. La scia elettrica penetrava poi entro il campanile. Alcuni giovani, che sotto si trovavano a suonare le campane per scongiurare l'acqua cattiva, sono caduti tramortiti. Uno di essi Marcello Cervelli, gridando e piangendo è uscito poi fuori. In primo tempo sembrava sentirsi immobilizzato tutta la parte destra del corpo. Soccorso immediatamente, e rianimato con qualche bevanda, dopo qualche mezz'ora riprendeva articolazioni delle membra e si riaveva.

La scarica elettrica ha bruciato tutte le valvole della casa parrocchiale e della Chiesa; anche altre case viciniori sono rimaste danneggiate.

La sirena subito è stata mandata a Roma e riparata dal Sig. Giosuè Cervelli, che già ne aveva fatto dono alla Chiesa.

 

Novembre 1950

 

La casa canonica è stata corredata di una grande comodità l'acqua in casa. Il parroco ha provveduto per il lavoro e la spesa.

 

Anno Santo 1950-51

 

L'anno di grazia e di rinnovazione indetto dal Sommo Pontefice, Pio XII, è stato per molti apportatore di frutti spirituali. Dato i molti parenti e congiunti che si trovano e vivono a Roma, tanti fedeli della parrocchia vi si sono portati a lucrare il Giubileo separatamente e saltuariamente secondo il tempo a ciascuno più opportuno e conveniente.

Quelli che non si sono potuti recare a Roma, hanno approfittato dell'estensione a tutto il mondo dell'anno giubilare nel 1951 per poterlo lucrare in parrocchia.

 

Giornata Missionaria 1951

 

Come al solito è stata celebrata la giornata missionaria. Il popolo illuminato sul grande problema, ha pregato per i fratelli lontani e pagani affinché partecipino dei tesori della nostra fede e si formi un solo ovile sotto un solo pastore.

Le relatrici hanno fatto una raccolta di patate che è stata più redditizia.

 

Giornata pro Seminario

 

Come nella giornata missionaria, anche in quella pro Seminario si è pregato per il non meno importante problema delle vocazioni. Giornata che quest'anno si è celebrata il 20 gennaio 1952, anziché nell'ultima domenica di novembre, in cui in tutta Italia si celebrò la giornata della Fraternità a prò degli alluvionati della Valle Padana, provati duramente dalla sventura.

Anche qui è stata fatta raccolta di patate.

 

Aprile 1952

 

Finalmente dopo tanto insistere, il comune ha fatto eseguire l'esumazione dei cadaveri nel vecchio cimitero, divenuto un ginepraio e meta perfino di bestie incustodite a causa dei muri di cinta crollati. I cadaveri sepolti rimontavano ad oltre una sessantina di anni. Il lavoro è stato eseguito da Antonucci Enrico. Tra i cadaveri vi era anche il vecchio D. Marcello Cervelli ancora da molti ricordato con rimpianto.

 

30 Settembre 1952 Visita Pastorale

 

E' sempre una festa grande l'arrivo del Vescovo in Visita Pastorale. E questo perché viene il pastore tra il suo gregge, il Padre buono, il successore degli Apostoli, il rappresentante di Dio.

Anche nella nostra parrocchia è arrivato in visita pastorale quest'oggi S. Ecc. Mons. Ambrogio Squintani.

I fedeli, già preparati, l'hanno atteso con ansietà e con amore. Il Vescovo è arrivato alle ore nove del mattino, accolto dal suono festante delle campane e dal popolo giubilante.

Tutto si è svolto secondo il cerimoniale. La parola santa e dotta di S. Ecc. è scesa consolatrice e ferace di frutti nelle anime.

L'amministrazione del Sacramento della Cresima sempre suggestiva. L'esame catechistico pubblico dei bambini (soggezione davanti al Vescovo!) è andato discretamente.

Nel pomeriggio, quando il Vescovo ci ha lasciati, di nuovo è stato fatto segno di amore dal popolo acclamante. Nel passare per Colleposta ha visitato la Chiesa, compiacendosi dei restauri eseguiti. Ha visitato anche la casa dell'Istituto delle Suore S. Dorotea.

 

1952-53

 

Inverno duro e lungo, abbondante neve che ha toccato il metro ½. Sono mancati generi alimentari. Per quattro mesi, da tutto dicembre ad aprile si è stati bloccati dalla neve, prigionieri.

Per fortuna non si sono avuti casi di malattia grave. Ad aprile il rombo dei motori sulla strada carrozzabile e il servizio per Roma.

 

3 Maggio 1953

 

Torna la festa del nostro caro Patrono, S. Giovenale particolarmente memorabile quest'anno per un gruppetto di bimbi che si accostano per la prima volta al banchetto Eucaristico a ricevere Gesù.

Essi sono: Angelini Remo - De Angelis Fernando - Neroni Renato – Santi Renato – Santi Roberto – Funari Agata (Gabriella) – Ionni Anna- Santi Rosina.

E' domenica, la prima messa ha inizio alle ore 8 e mezza. Insieme ai bimbi comunicandi si accostano anche i fedeli per adempiere il precetto Pasquale. Alle ore undici, messa solenne celebrata da D. Pietro Piccolomini venuto da Amatrice.

 

Giornata Missionaria

 

E' stata celebrata, come al solito, la giornata missionaria. Il popolo è stato istruito sul grande ed importante problema della Chiesa, rispondendo con la preghiera e con l'obolo raccolto per mezzo delle relatrici.

Anche la giornata Pro Seminario ha avuto lo stesso svolgimento.

 

Pasqua 1954 – 18 Aprile

 

Nessuno avrebbe potuto credere e pensare che in questo giorno il saluto augurale di “Buona Pasqua”, si doveva invertire con “Buon Natale”. Tale, infatti, è stato il reciproco saluto che correva tra persona e persona. Ciò per il rincrudelirsi del tempo: addirittura la neve! E quanta!. più di quella che si è avuta nel colmo dell'inverno già passato. Nessuno, anche dei più anziani, ricorda un caso simile. La neve ha superato l'altezza del mezzo metro. Il parroco, nel giorno prescritto del Sabato Santo, non è potuto recarsi né a Colleposta e tanto meno a Cesaventre per la benedizione delle case.

 

22 Novembre 1954 Peregrinatio Mariae nelle famiglie

 

Siamo nell'Anno Mariano, indetto già dal Sommo Pontefice Pio XII, in occasione del Centenario della proclamazione del Dogma dell'Immacolata Concezione. Esso è prossimo a chiudersi con la festa dell'8 dicembre.

Il parroco per dar maggior solennità, fa coincidere la “peregrinatio Mariae” nelle famiglie.

Un quadretto in tela, rappresentante la Vergine Addolorata e che si trova in Chiesa, è preso per svolgere la pia pratica.

Non si può non affermare che essa sia riuscita veramente bene ed edificante. E' stata una nobile gara tra famiglia e famiglia nel ricevere la Madonna con tanto affetto, nel preparare in seno alla casa un altarino di luci e di fiori. La Madonna ha visitato tutte le famiglie.

Nel crepuscolo della sera, guidata dal parroco, si svolgeva la processione aux flambaux da una casa all'altra.

Uomini, donne e bimbi, tutti hanno costantemente partecipato con devozione tra preghiera, inni e canti. La preghiera per eccellenza: il S. Rosario.

Con la festa dell'Immacolata, 8 dicembre, si è completato il giro della Madonnina. In questo giorno, a coronamento, i fedeli si sono accostati ai sacramenti, a cui però non tutti gli uomini si sono rifocillati.

E' da credere che la Madonna abbia sparso benedizioni e grazie; da sperare rinnovo di vita cristiana.

 

(Paragrafi a cura di Don Umberto Nanni)

10 Dicembre 1956

 

Il Rev.mo D. Saienni Gesualdo, dopo 9 anni di permanenza in questa parrocchia, si trasferisce a Gesso di Comunanza. L'assistenza religiosa viene affidata “pro tempore” all'Economo Parroco di Terracino D. Umberto Nanni. Il titolo viene dato a D. Giuseppe Piccioni.

“Il sottoscritto è venuto volentieri in questo paese, dove funse da Parroco dal 1939 al 1947. Conosce la popolazione in fondo buona ed ospitale. Il sottoscritto è costretto a tornare per assistere questa popolazione. L'inverno si ferma a sera nella casa parrocchiale, dove raccoglie la gioventù maschile del paese per un santo svago. Egli è Parroco di Villanova e perciò con molto sacrificio si reca ad assistere questa lontana Parrocchia”.

 

10 Aprile 1958

 

Per interessamento dell'Economo Parroco, si ripulisce la Chiesa: spesa £ 45.000. La Comunanza viene incontro con generosità alla spesa. Inoltre si sistema il tetto e le grondaie per una spesa di £ 25.000

 

30 Aprile 1959 Sistemazione muro di recinto della Chiesa

 

Per interessamento dell'Econ. Parr. e con generosa offerta della Comunanza si sistema il retroterra della Chiesa con la costruzione di un muro di cemento con rete metallica.

La spesa si è aggirata sulle £ 70.000.

 

I a Visita Pastorale (23.7.1959)

 

S. Ecc. Mons. Marcello Morgante si reca nel pomeriggio del 23 luglio per la prima volta in S. Visita Pastorale. Viene accolto con molto entusiasmo e sincerità da tanta gente, convenuta anche dai paesi più vicini. Il Vescovo amministra la S. Cresima e compie l'esame del Catechismo, che riesce bene.

Il popolo chiede un Parroco per la zona a S. Ecc.. Il Vescovo risponde che si mandino in Seminario i bambini del luogo, onde avere un numero maggiore di Sacerdoti. A Colleposta visita l'istituto delle Suore, che fanno festa al Vescovo-

 

Anno 1960 - L'opera del rimboschimento

 

Con lodevole iniziativa il Governo inizia un'opera grandiosa di rimboschimento per un ammontare di Lit. 140.000.000.

L'imbrigliamento del sottostante torrente viene a costare Lit. 10.000.000. Le montagne della “Serra” brulle e sparute si rivestono a festa: il verde dei pini renderà il paesaggio più attraente e veramente svizzero. La disoccupazione dei locali è assorbita al completo. Molti hanno venduto il bestiame per andare a lavorare presso il cantiere di rimboschimento. Penso però che questo mutamento di attività non porti un duraturo benessere al paese, prevalentemente boschivo e pascolivo. L'allevamento del bestiame bovino è cessato completamente; è rimasto solo quello ovino ed in proporzioni minori, con grave danno del patrimonio zootecnico nazionale e con conseguente depauperamento della gente locale.

 

Anno 1961 - La sistemazione della Strada

 

Dopo tanta attesa finalmente si è avuto l'appalto della strada che congiunge “Accumoli a Torrita” attraversando la “zona della Serra” cosparsa di numerosi paesi.

La “Ditta Rozzi” di Ascoli ha iniziato con lena eccezionale i lavori di allargamento con grande spiegamento di mezzi meccanici: ruspe, compressori, pale meccaniche, autocarri in pochi mesi invernali (1960-1961) il lavoro si è avanzato con sorpresa e meraviglia di tutti. Dentro l'anno in corso i lavori saranno ultimati. I paesi avranno così una strada importante, perché provincializzata e quindi ben mantenuta. I locali sono stati assunti dalla ditta, non si è sentita neppure la disoccupazione invernale, giacché l'inverno è trascorso senza neve e con giornate splendide e primaverili.

 

Anno 1962

 

L'invernata è trascorsa con un quantitativo di neve non esagerato. Il Parroco ha cercato quasi sempre di recarsi a Roccasalli a celebrare la S. Messa domenicale, tanto più perché ora è provvisto di una macchina usata consigliata da S. Ecc. Mons. Vescovo. Qualche rara volta la strada è rimasta chiusa per un quantitativo di neve. Il Comune ha cercato di fare aprire la strada dagli spazzaneve dell'Anas, dietro pressioni fatte dai nostri Parlamentari. Si tenga conto che la “strada” ancora non è stata resa provinciale, perché la Ditta Rozzi non l'ha ancora ultimata.

A Marzo con il cambiare della temperatura si sono avuti diversi casi di influenza a forma reumatica. Sintomi: inappetenza, febbricola, debolezza organica. Grazie a Dio nessun caso grave!

 

Nuova scuola – Anno 1963

 

Per interessamento dei nostri Parlamentari: On.vole Malfatti ed Onorevole Bernardinetti, il Ministero dei Lavori P., ha finalmente provveduto all'erezione di una nuova scuola.

Il fabbricato è bene esposto e solitario; forse un po' distante dal centro del paese; ma ciò è stato necessario per mancanza di aree fabbricabili. I bambini si recano con gioia alla nuova sede ed i genitori sono soddisfatti di un loro lungo desiderio.

 

4-10 Giugno 1963 S. Missione in Parrocchia

 

P. Gaspare Forcina, dei Minori dell'Aquila, ha svolto con zelo e competenza la S. Missione in questa Parrocchia.

Il missionario era attrezzato di macchina con altoparlante e di filmine religiose con macchina da proiezione per svolgere meglio il suo apostolato. La sua S. Missione era imperniata sulla devozione della Madonna, che sotto l'effigie di una bella statuina si recava in processione presso le famiglie.

La parola semplice e suadente, condita di esempi pratici scendeva ogni mattina e sera nel cuore di tutti. Anche Colleposta è stata visitata dalla Madonnina, che “aux flambaux” è stata accompagnata da Roccasalli a Colleposta.

Tutti hanno risposto con entusiasmo nei sei giorni di predicazione. Ogni mattina un numeroso stuolo di fedeli si accostava alla S. Comunione. Anche gli uomini si sono accostati ai Sacramenti della S. Confessione e Comunione; è rimasto qualche uomo che ha promesso di recarsi presso il Santuario di S. Rita come poi è avvenuto.

 

Inverno 1963-64

 

Le condizioni atmosferiche sono state veramente eccezionali. Le precipitazioni nevose scarsissime. Ottime giornate, ricche di sole! Vera Provvidenza per il Parroco che si è potuto recare sempre ad assistere la gente di questa Parrocchia, la più distante dal centro; inoltre vera provvidenza per tutti i montanari che, approfittando del tempo buono, si sono esercitati sui lavori boschivi di taglio e segatura, realizzando un discreto guadagno.

 

9 Giugno 1964 – II visita pastorale di S. Ecc. Mons. Vescovo

 

A Roccasalli (ore 10.30) arriva S. Ecc. Mons. V., proveniente da Terracino, dove aveva celebrato la S.Messa ed amministrato la S. Cresima. A Roccasalli erano riuniti tutti i pochi abitanti di Colleposta e Roccasalli che con semplicità e cordialità hanno accolto S. Ecc. M. Vescovo. Qui S. Ecc. ha rivolto brevi parole al popolo, esortandolo a frequentare la Chiesa, che ha trovato abbastanza bene. Ha amministrato la S. Cresima a 4 bambini, che nel catechismo hanno risposto bene: ha esaminato pure i padrini, quasi tutti provenienti da Roma, uno di essi fu proprio negativo nelle risposte.

Fatto a segno ad “un batter di mano” S. Ecc. proseguì il suo giro pastorale, portandosi a Cassino.

 

Settembre 1967 -Lavori per la Chiesa

(lato esterno a mezzogiorno per evitare l'umidità)

 

Dietro interessamento del Parroco e di S. Ecc. il Vescovo si eseguiscono dei lavori sull'esterno del lato a mezzogiorno della Chiesa e si ripara il tetto della Sagrestia per un valore di £ 135.000.

Si è evitata l'umidità del muro “con un vespaio” e cemento e scolo.

 

Agosto 1968 – Lavori nella Canonica

 

Il Parroco fa sistemare il tetto della Casa Canonica, fa ripulire l'interno, fa verniciare porte e finestre e sistema il gabinetto di decenza con tazza, lavandino e scarico nuovo. Il tutto per una somma di £ 120.000.

 

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